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Api su telaio, immagine tratta dal sito www.trentinoagricoltura.it

L'arnia è stata affidata al gruppo di lavoro apicoltura della Fondazione Mach che ha sede a Vigalzano di Pergine Valsugana.

L’arnia brevettata da due apicoltori australiani, acquistata per 600 euro + 120 euro di spese di spedizione, da un giornalista trentino appassionato di tecniche innovative, è stata affidata qualche mese fa al gruppo di lavoro apicoltura della Fondazione Mach che ha sede a Vigalzano di Pergine Valsugana, ed è coordinato da Paolo Fontana. I collaboratori hanno popolato l’arnia con una famiglia di api molto forte per consistenza numerica e in buono stato di salute. Nella prima fase hanno allestito con 10 telaini di ridotta dimensione e altrettanti fogli cerei il nido, che è la parte bassa e vitale dell’arnia. Non hanno ancora inserito i telaini di plastica nel melario dal quale, stando alle caratteristiche del brevetto, si può spillare in continuazione miele allo stato fluido. Il clima freddo e piovoso successivo al caricamento dell’arnia non ha favorito la vitalità dello sciame.

Sergio Ferrari

Ultimo aggiornamento: 2016-06-01 11:57


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