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Aggiornato dalla Giunta il piano provinciale degli interventi.

Quanto "pesa" sull'economia provinciale l'attività svolta dai Bacini Montani? Secondo l'Istituto di Statistica della Provincia (ISPAT) che ha recentemente effettuato una analisi dell'impatto dell'attività svolta in amministrazione diretta dal Servizio Bacini montani negli anni 2013 e 2014 sull'economia provinciale, tale attività è in grado di generare un indotto di notevoli proporzioni sul sistema economico complessivo, pari a circa 17 milioni di produzione attivata, contribuendo ad un aumento del PIL di circa 8 milioni di euro e dando lavoro ad un centinaio di lavoratori oltre a quelli impiegati dalla struttura. Numeri che sorreggono la decisione della Giunta, che oggi ha approvato su proposta dell'assessore Mauro Gilmozzi, il secondo aggiornamento del Piano degli interventi 2014-2018 in materia di sistemazioni idrauliche, di confermare anche per i prossimi anni le risorse destinate a questo importante ambito di attività, cruciale per la tenuta e la manutenzione di un territorio di montagna. Infatti, amministrare un territorio orograficamente "impegnativo" e complesso qual è quello trentino comporta una continua manutenzione degli alvei di torrenti, fiumi e laghi, dei versanti instabili e delle opere ndi sistemazione idraulica e forestale, pena il rischio di non riuscire a garantire al meglio la stabilità del territorio e la sicurezza della popolazione, ma anche la salvaguardia e la protezione dell'ambiente. Ad occuparsene ci pensa appunto il Servizio Bacini Montani della Provincia autonoma di Trento, nel quale sono confluite nel 2006, con positivi riflessi sulla gestione del reticolo idrografico e sull'organizzazione degli interventi, le competenze dei precedenti Servizio Sistemazione montana e Servizio Opere idrauliche, e dal 2013 pure l'esecuzione delle opere infrastrutturali dell’antincendio boschivo.
Per i lavori in amministrazione diretta, i Bacini Montani si avvalgono di circa 190 operai e circa 500 sono le imprese, in gran parte localizzate nelle valli, per la fornitura di materiali, il nolo a caldo dei mezzi meccanici e per i servizi necessari all’esecuzione delle opere ed agli interventi, contribuendo in tal modo anche al sostegno dell’economia locale. Compiti e numeri che stanno dietro al Piano degli interventi 2014-2018 in materia di sistemazione idraulica e forestale per il quale la Giunta provinciale ha provveduto stamane, su proposta dell'assessore all'ambiente e lavori pubblici, al secondo aggiornamento. Le risorse complessivamente impegnate nel quinquennio ammontano a poco più di 90 milioni di euro, confermando lo stanziamento annuo di circa 18,5 milioni di euro per il prossimo triennio. Nell'individuazione, territorio per territorio, degli interventi da realizzare sono stati coinvolti i Comuni e le Comunità. Tenuto conto delle risorse finanziarie disponibili con il nuovo bilancio di previsione 2016-2018, questo secondo aggiornamento del Piano in materia di sistemazione idraulica e forestale si articola nel
seguente modo: Opere di sistemazione idraulico-forestale eseguite di norma in amministrazione diretta (75,984 milioni di euro). Per gli interventi da eseguirsi con proprio personale è stato aggiunto anche il finanziamento sull'anno 2018 pari a 16 milioni di euro, consentendo di programmare, per l’intero triennio i lavori da eseguire sui vari bacini idrografici della provincia (Sarca, Chiese, Noce, Adige, Brenta e Fersina).
Opere di sistemazione idraulico-forestale, eseguite di norma tramite imprese (6,195 milioni di euro). Anche per i lavori da eseguire tramite imprese, è stato aggiunto il finanziamento sull'anno 2018 per 1.090.000 euro ed in relazione alla disponibilità delle risorse è stata rivista la programmazione degli interventi del prossimo triennio, confermando in particolare il completamento degli interventi di messa in
sicurezza del torrente Albola a Riva del Garda e del Rio Val di Ronco a Cavalese. Opere per la difesa idraulica di Trento e Borgo Valsugana, eseguite di norma tramite imprese (6,195 milioni di euro). Per questi interventi vi è stata una riprogrammazione delle risorse inizialmente previste nel Piano 2014-18, con uno spostamento di alcuni interventi sull’anno 2019. Gli interventi più significativi riguardano il fiume
Adige dove è stato aggiunto nel 2017 un nuovo intervento per il consolidamento del rilevato arginale sinistro con iniezioni jet-grouting ed adeguamento delle sommità arginali tra i ponti della circonvallazione e dell'autostrada (depuratore di Trento nord) che prevede il termine dell'esecuzione nel 2019, mentre è slittato al successivo Piano il consolidamento dei rilevati arginali a monte della città di Trento, nel sobborgo di Vela. Sono stati pertanto confermati gli interventi per il consolidamento del tomo arginale di sponda sinistra fra l'aeroporto e il ponte di Mattarello, il consolidamento del tratto terminale della sponda destra del torrente Fersina in corrispondenza del nuovo ospedale, mentre sul fiume Brenta è stato confermato il completamento dell'intervento di ricalibratura dell'incile e del tratto iniziale del fiume Brenta in uscita dal lago di Caldonazzo al fine di migliorare la capacità di invaso e contribuire alla messa in sicurezza di Borgo Valsugana.
Opere di antincendio boschivo (900.000 euro). Per le opere di antincendio boschivo è stato aggiunto anche il finanziamento sull'anno 2018 pari a 15.000 euro, consentendo di programmare i lavori per una ulteriore annualità. Interventi previsti dal Piano generale di bonifica (1,550 milioni di euro). Per gli interventi previsti dal Piano generale di Bonifica è stato aggiunto lo stanziamento per l'intero triennio
2016-2018, che sul piano precedente mancava completamente. Tutti gli interventi di sistemazione idraulica e forestale di competenza del Servizio Bacini Montani, per la difesa dal rischio alluvionale e torrentizio, così come declinati nel Piano, sono coerenti con le misure
strutturali già individuate nel Piano di Gestione del Rischio Alluvioni (PGRA) della Provincia autonoma di Trento, da realizzarsi nel periodo 2016-2021.

(cz)

COMUNICATO PAT n. 1395 del 24 giugno 

Analisi ISPAT

Ultimo aggiornamento: 2016-07-08 15:18


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