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Il vino può fregiarsi del sigillo rilasciato da un ente certificatore autorizzato.
La maggior parte delle coltivazioni agricole presenti in Trentino, sono difese da parassiti e agenti patogeni di varia natura, applicando un rigido disciplinare di produzione integrata volontaria. Il documento validato ogni anno da una commissione paritetica che fa capo a tre ministeri (Agricoltura, Ambiente, Salute) comprende una parte comune riferita agli interventi agronomici e una serie di schede singole dedicate alle singole coltivazioni. L’elenco comprende: melo, vite, pero, susino, ciliegio, albicocco, mais, frumento, lattuga, cavolo cappuccio, carota, patata, asparago, sedano rapa, fragola, lampone, ribes e mora. Nella scheda sono indicati i prodotti autorizzati per la difesa delle singole specie. Mentre per l’uva e il vino il comitato di gestione ha scelto di operare nell’ambito del sistema qualità nazionale produzione integrata (SQNPI), per le altre coltivazioni il controllo di campo e di filiera commerciale è svolto da Apot. Ne consegue che solo il vino può fregiarsi del sigillo rilasciato da un ente certificatore autorizzato.
Sergio Ferrari
Ultimo aggiornamento: 2020-06-04 23:14
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