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Sergio Franchini lascia il servizio prestato all’agricoltura trentina. (foto n.e. - PAT - ciliegie Kordia)

Ha avuto modo di interessarsi di cerasicoltura innovativa, quando si è recato più volte in Germania con i dirigenti della Cooperativa Sant’Orsola.

Il 1° settembre 2020 andrà in pensione e quindi concluderà il servizio Sergio Franchini, tecnologo della Fondazione Mach, che dal 2005 ha seguito il settore ciliegie in tutto il Trentino. Diplomato perito agrario, specializzato in viticoltura ed enologia presso l’Istituto Agrario di S. Michele nel 1977, ha lavorato come operaio agricolo per 3 anni, presso la sezione trentina dell’Istituto Sperimentale per la frutticoltura di Roma, che aveva sede a Vigalzano di Pergine. Nel 1981 è stato assunto per concorso all’ESAT e fino al 2004 ha svolto attività di tecnico di territorio nel comprensorio Alta Valsugana. Ha avuto modo di interessarsi di cerasicoltura innovativa, quando si è recato più volte in Germania con i dirigenti della Cooperativa Sant’Orsola. Ha quindi conosciuto le varietà Kordia e Regina innestate su portainnesti nanizzanti, che consentono di abbassare l’altezza delle piante e di dotare gli impianti di reti di copertura, prima di ricevere l’incarico di responsabile della cerasicoltura provinciale. Sarà sostituito da Angela Gottardello, dipendente del Centro Trasferimento tecnologico della FEM che lo ha seguito per tre anni nel lavoro svolto con determinazione e grande dedizione.

 

Sergio Ferrari

Ultimo aggiornamento: 2020-07-29 08:43


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