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Olivi carichi, minore resa in olio. (foto n.e. - PAT)

Alla elevata carica di olive corrisponde naturalmente una resa in olio molto bassa, che spingerebbe gli olivicoltori a ritardare la raccolta

Il Ministero per le politiche agroalimentari e forestali ha accolto la richiesta presentata dal Consorzio di tutela della DOP Olio extra vergine di oliva del Garda, di elevare per quest’anno da 60 a 75 q.li la quantità di olive prodotte a ettaro. La deroga interessa l’intero territorio che comprende le 3 sponde del Lago di Garda: Verona, Brescia e Trentino. La richiesta è stata avanzata dal Consorzio interregionale, tenuto conto della carica generalmente elevata, presente quest’anno sulle piante di olivo, dovuta ad alternanza rispetto alla produzione assai ridotta dello scorso anno. Alla elevata carica di olive, osserva il tecnico Michele Morten, corrisponde naturalmente una resa in olio molto bassa, che spingerebbe gli olivicoltori a ritardare la raccolta. L’anticipo è da evitare, perché va a svantaggio della qualità dell’olio che risulta eccellente.

 

Sergio Ferrari

Ultimo aggiornamento: 2020-10-23 09:47


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